Organizzato da: Stefania Crobe e Francesco Saverio Teruzzi
In collaborazione con: Siti_Social Innovation Through Imagination e Artivazione
Presso Etno Musei dei Monti Lepini Roccagorga (LT) per la Giornata Internazionale dei Musei
Ogni anno, dal 1977, ICOM (International Council of Museums) celebra l’International Museum Day: importantissimo appuntamento di condivisione internazionale dei valori fondamentali del museo. La giornata ha ogni anno un tema diverso e il tema del 2015 è «Musei per una società sostenibile».
Quest’anno il Museo Etnografico dei Monti Lepini di Roccagorga (LT) con l’Ass. Progetto Lepini ha scelto le idee dell’arte e del Terzo Paradiso per festeggiare il tema della cultura e della sostenibilità, aderendo con il percorso laboratoriale «Giardino che vai, paradiso che trovi» e con l’adozione presso la scuola G. Restaini della «Mela del Terzo Paradiso» alla giornata internazionale dei musei.
A partire dal simbolo del Terzo Paradiso «Giardino che vai, paradiso che trovi» è un percorso educativo per conoscere diversamente lo spazio che abitiamo e l’ambiente che ci circonda, per proteggerlo e valorizzarlo.
Nella poetica di Michelangelo Pistoletto, il Terzo Paradiso si rifà al significato etimologico del termine, che deriva dal persiano pairidaeza (con il significato primitivo di “giardino recinto”) e indica la fusione tra il primo paradiso, in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura, e il secondo paradiso, quello artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana.
Partendo da queste premesse, il laboratorio affronta in un’ottica relazionale ed esperienziale il paesaggio circostante – naturale ed artificiale, urbano – per conoscerlo sotto inedite lenti, allo scopo di scoprire in spazi liminali, negli interstizi, apparentemente privi di potenzialità, meravigliosi “giardini” da far fiorire, “paradisi” privati e collettivi. Il percorso laboratoriale, attraverso l’osservazione “ALTRA” dello spazio pubblico, introduce alla realizzazione della Mela del Terzo Paradiso per sensibilizzare in maniera creativa e performativa ai temi del riciclo e del rispetto dell’ambiente.
Partendo dalla poetica di Michelangelo Pistoletto e accogliendo il suo invito a compiere gesti per il cambiamento per colmare quella rottura data dalla supremazia del progresso sulla natura è stata realizzata una struttura rappresentante la “Mela reintegrata”, monito alla necessaria presa di coscienza dell’uomo|artificio che nel tempo sta divorando la mela|natura, la quale, senza un’azione decisa e consapevole, non potrà essere reintegrata.
Al museo è stata costruita una mela in rete metallica e, con un’azione performativa eco-sostenibile da parte dei bambini, sono stati gettati al suo interno, attraverso una parte “morsicata”, i materiali di alluminio raccolti precedentemente a scuola, ponendo così l’attenzione sulla necessità di differenziare i rifiuti in generale e l’alluminio in particolare, materiale riciclabile al 100% e riutilizzabile all’infinito per dare vita ogni volta a nuovi prodotti.
Il materiale raccolto nella mela, che ora sosta nella scuola G. Restaini di Roccagorga, sarà poi portato presso gli appositi centri di smaltimento e l’eventuale ricavato sarà devoluto in beneficenza. La Mela Reintegrata vuole essere così l’inizio di un processo di ascolto e cura verso l’ambiente, verso la necessità di attivare il cambiamento collettivo, attraverso piccoli gesti individuali.